CONSIGLIO NAZIONALE DI UNA VOCE ITALIA
Comunicato sulla soppressione dell’indulto nella diocesi di Bologna
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione UNA VOCE-ITALIA, nella sua riunione a Bologna il giorno 30 novembre 1996
– appreso della lettera inviata il 21 ottobre 1996 al card. Arcivescovo Giacomo Biffi dal Presidente della Sez. di Bologna dell’Associazione, prof. G. L. Zucchini, con richiesta di assicurazioni circa il mantenimento della santa messa in latino secondo l’antico rito romano celebrata nella chiesa di S. Domenico su disposizioni dello stesso card. Arcivescovo in attuazione dell’indulto pontificio;
– informato che nella sua risposta in data 25 ottobre 1996 il Card. Arcivescovo non ha dato alcuna assicurazione in merito alla richiesta, ma si è limitato ad avvisare che prossimamente verrà avviata la celebrazione in Duomo nei giorni festivi di una santa messa in latino e canto gregoriano, nel rito riformato dal papa Paolo VI, lasciando con ciò intendere la soppressione dell’indulto nella diocesi di Bologna;
– appreso inoltre da esplicita dichiarazione del Priore della chiesa di S. Domenico che con il 30 novembre 1996 sono cessate le celebrazioni della santa messa secondo il rito romano antico presso la stessa chiesa di S. Domenico;
– denuncia l’ennesimo tradimento del solenne impegno assunto su di sé dal Santo Padre nel motu proprio “Ecclesia Dei” con l’assicurazione che sarebbe stato “ovunque rispettato l’animo di tutti coloro che si sentono legati alla tradizione liturgica latina mediante un’ampia e generosa applicazione delle direttive già da tempo emanate dalla Sede Apostolica per l’uso del Messale Romano secondo l’edizione tipica del 1962”, e con la pressante richiesta – parimenti espressa dal Sommo Pontefice nel medesimo motu proprio – che alla sua volontà “si associno quelle dei vescovi e di tutti coloro che svolgono nella Chiesa il ministero pastorale”;
– invoca l’intervento dei competenti organi della Santa Sede affinché nella diocesi di Bologna siano scrupolosamente rispettati la volontà del Papa e i legittimi desideri dei fedeli;
– auspica che card. Arcivescovo Giacomo Biffi, riesaminando la questione, accolga l’ardente desiderio dei fedeli e la loro perdurante richiesta di poter godere della regolare celebrazione della santa messa, secondo il rito romano antico, in tutti i giorni festivi.