La celebrazione dell’Ottava dell’Ascensione data soltanto dal secolo XV, onde nei documenti romani anteriori questa domenica viene chiamata semplicemente dominica de rosa. La stazione è assegnata al tempio di Sancta Maria rotunda, l’antico santuario dei Martiri, una volta il Pantheon d’Agrippa. Il Papa stesso vi celebrava la messa e vi recitava l’omilia, annunziando al popolo la prossima venuta dello Spirito Santo. Anzi, a dare una forma più sensibile al tema da lui svolto, dall’alto dell’occhio centrale dell’edificio, mentre il pontefice predicava, si faceva cadere sui fedeli una pioggia di rose, in figura eiusdem Spiritus Sancti. Anche adesso la messa in cui si fa soltanto una commemorazione dell’Ascensione è tutta in preparazione della prossima festa della Pentecoste, l’epistola di san Pietro descrive i diversi carismi dello Spirito Santo, e la lezione evangelica contiene la formale promessa che ne fece Gesù nell’ultima cena.
(SCHUSTER, Liber Sacramentorum, IV, pp. 142-143)