Intervista con Thomas Murphy, portavoce del Pellegrinaggio Internazionale Summorum Pontificum del 3 novembre a Roma

Una Voce Italia è tra i soci fondatori del Coetus Internationalis pro Summorum Pontificum e opera attivamente, soprattutto nell’Alma Urbe, per la migliore riuscita del Pellegrinaggio Internazionale del 3 novembre e per manifestare la nostra fedeltà al Romano Pontefice S. S. Benedetto XVI.

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Sig. Thomas Murphy, lei è il portavoce ufficiale del Coetus Internationalis pro Summorum Pontificum: qual è l’obiettivo di questo comitato?

Il Coetus Internationalis riunisce vari gruppi di fedeli che lavorano, ciascuno a modo proprio, a sostegno del Summorum Pontificum. Unire questi gruppi nella carità e lavorare insieme è il nostro primo scopo. L’obiettivo principale del Coetus Internationalis è organizzare un pellegrinaggio a Roma il prossimo fine settimana di Ognissanti.

Abbiamo colto l’occasione dell’Anno Santo della Fede e il 5° anniversario del Summorum Pontificum per invitare associazioni, gruppi e movimenti di fedeli, provenienti da tutta Europa e dal mondo, ad unirsi a noi a Roma per una manifestazione di sostegno al Santo Padre e per rendergli grazie per la “Magna Carta” con cui ha “liberalizzato” il Rito Gregoriano. Questo è il nostro invito a tutti i fedeli ad affermare la nostra fede cattolica e la nostra fedeltà al Romano Pontefice ed esprimere il nostro convincimento che anche la liturgia tradizionale in latino è uno strumento idoneo per la nuova evangelizzazione, compresi il suo fascino sui giovani e la sua universalità.

Il pellegrinaggio si concluderà con una messa pontificale nella forma straordinaria del Rito Romano sabato 3 novembre alle ore 10 nella Basilica di S. Pietro, cuore pulsante del cattolicesimo.

Quali sono i movimenti che hanno aderito all’iniziativa?

La lista dei movimenti si allunga quasi ogni giorno. Abbiamo intenzione di presentarne un elenco iniziale in occasione dell’annuncio ufficiale del pellegrinaggio, il 10 settembre, ma alcuni movimenti meritano particolare menzione sin da ora. Parlo anche in qualità di Segretario della Federazione Internazionale Una Voce, che ha dato il suo notevole sostegno al Coetus Internationalis. Le associazioni membri della nostra Federazione, presenti in tutti e cinque i Continenti, in particolare Una Voce Italia, hanno apportato il loro prezioso contribuito ai lavori del Coetus Internationalis.

Un eccellente contributo è stato apportato anche dal Coordinamento Nazionale pro Summorum Pontificum (CNSP), che riunisce gruppi e organizzazioni della penisola italiana. Vorrei anche rivolgere una menzione d’onore alla magistrale e ben nota associazione francese Notre-Dame de Chrétienté, organizzatrice dell’annuale pellegrinaggio a Chartres, e alla Foederatio Internationalis Juventutem, i giovani a sostegno del Summorum Pontificum che si son fatti conoscere in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù; associazioni queste che hanno confermato la loro adesione al Coetus Internationalis nei giorni scorsi.

Il supporto di tutti questi gruppi e movimenti è fondamentale se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi: non solo creare una caritatevole unità e collaborazione tra quanti sostengono il Summorum Pontificum ma soprattutto rivolgere i nostri ringraziamenti al Romano Pontefice per il Summorum Pontificum e soprattutto professargli la nostra fedeltà durante il prossimo pellegrinaggio a Roma nei primi di novembre. Ripeto l’invito a ciascun gruppo che sostiene il Summorum Pontificum a unirsi in supporto del Coetus Internationalis.

Può dirci altri dettagli riguardo gli sviluppi dell’organizzazione del pellegrinaggio, come esempio, il nome del celebrante?

Stiamo lavorando alacremente, nonostante la pausa estiva, sacrosanta a Roma. Il nome del celebrante sarà reso noto in occasione dell’annuncio ufficiale del pellegrinaggio nel mese di settembre.

Oltre alla messa nella Basilica di San Pietro, invitiamo ciascun gruppo che ci avrà raggiunto a Roma di organizzare nella Città Eterna una cerimonia religiosa o un incontro di preghiera durante quel fine settimana di Tutti i Santi. A tal fine, il nostro cappellano, l’abbé Claude Barthe, autore di numerosi libri e articoli in materia di liturgia, si metterà in contatto coi gruppi di pellegrini e con i sacerdoti presenti a Roma per quell’occasione. Chiunque fosse interessato può già contattare la nostra Segreteria all’indirizzo cisp@mail.com o scrivere a me: secretary@fiuv.org

Si darà l’annuncio ufficiale del pellegrinaggio il 10 settembre, appena otto settimane prima della messa del 3 novembre. Il tempo è poco. Quanti pellegrini lei si aspetta verranno a Roma?

È vero: i tempi sono brevi. Tuttavia, il Coetus Internationalis ha svolto già molto lavoro, in maniera discreta, nei molti mesi precedenti. Ho saputo che i pellegrini previsti a Roma sono stimati tra 3.000 e 4.000 provenienti da tutto il mondo.

Lei ha detto di essere anche il Segretario della FIUV? Che ruolo ha svolto la FIUV in questo pellegrinaggio e come si colloca questo pellegrinaggio fra le attività della FIUV?

In qualità di più antica organizzazione di laici attiva per la conservazione della liturgia tradizionale in latino, la Federazione Internazionale Una Voce è stata coinvolta sin dall’inizio nell’organizzazione del pellegrinaggio. La nostra rete di associazioni e federazioni in 33 paesi nei cinque continenti attribuisce grande importanza alla collaborazione e all’intima unione nella carità. Era naturale quindi che la FIUV fosse uno dei primi e decisivi sostenitori del Coetus Internationalis.

La nostra Federazione si reca a Roma ogni due anni per un’assemblea generale dei soci, ma eravamo ansiosi di compiere uno sforzo particolare per celebrare il 5° anniversario del Summorum Pontificum e dimostrare la nostra fedeltà al Papa durante l’Anno della Fede. Il pellegrinaggio a Roma del prossimo novembre sarà l’occasione ideale per ripetere ciò che i cattolici fanno da sempre: un pellegrinaggio sulle tombe degli Apostoli, e dichiarare pubblicamente la loro fedeltà al Papa.

Quanto di peculiare vi è nel Coetus Internationalis, e ciò dovrebbe interessare tutti coloro che supportano il Summorum Pontificum, è il suo essere al di sopra delle divisioni. Si tratta di un semplice atto di amore da parte di molte anime riunite nei diversi movimenti cattolici, che cercano tutte di includersi nella nostra unica e visibile espressione di fede, di ringraziamento e di fedeltà. A tutti coloro che condividono la nostra fede cattolica, che condividono la nostra gratitudine per il Summorum Pontificum e che condividono la nostra fedeltà al Santo Padre, a loro tutti che ascoltano le mie parole dico: «Venite con noi a Roma!»

Thomas Murphy, FIUV e CISP

 

(intervista rilasciata il 27 agosto 2012; traduzione di Francesco R. di MiL – Messainlatino.it per il CISP)

Cfr. www.fiuv.orgEnglish

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