Venezia, 6 marzo 2010. Nella chiesa di S. Simon Picolo, è stata celebrata una S. Messa con l’assistenza pontificale dell’em.mo signor cardinal Angelo Scola, patriarca di Venezia, nell’ambito della visita pastorale alla parrocchia di S. Simon Grando. Ha officiato il cappellano della chiesa, rev. p. Konrad zu Loewenstein, FSSP. Il servizio musicale è stato curato dalla cappella musicale San Simon (alto Julio Fioravanti, tenore Jonathan Pradella, tenore Nicola Lamon, basso Antonio Furlan, organo e concertazione Nicola Lamon) che ha il proprium gregoriano della messa del Cuore Immacolato di Maria e la Missa cum jubilo, oltre ai mottetti Sancta Maria a 3 e b. c. di Giovanni Martino Cesare (offertorio), O bone Jesu a 4 e b. c. di Alessandro Grandi (elevazione), O grande mysterium a 3 e b. c. di Natale Monferrato (comunione); al finale Recercar con obligo di cantar la quinta parte di Girolamo Frescobaldi. L’em.mo cardinal patriarca ha tenuto l’omelia di elevato commento alle letture della Messa (pubblicata integralmente nel sito www.angeloscola.it), nella quale ha ricordato come da anni sia celebrata la Messa tridentina in quella chiesa: il cardinal patriarca ha soggiunto che “in conformità al motu proprio Summorum pontificum promulgato dal Santo Padre Benedetto XVI il patriarcato di Venezia e la fraternità sacerdotale di San Pietro hanno firmato una convenzione. Mediante essa il cappellano, padre Konrad, e inserito nella chiesa diocesana, sotto l’autorità del patriarca ed in comunione con lui (convenzione, 14 settembre 2007, art. 3)” ed ha ancora affermato che quella celebrazione era “un onore per il nostro patriarcato“.
Ricordiamo che la S. messa a S. Simon Picolo è celebrata quasi senza interruzione dal 1977 e le vicende che la riguardarono sono testimoniate in vari numeri di questo Notiziario (Una Voce n°40-41, 1977, pp. 22 s.; n° 42-43, 1978, pp. 14-19; n° 79-80, 1987, pp. 8-11).
La presenza dell’em.mo cardinal patriarca e le sue parole ci sembrano rappresentare un riconoscimento anche per le persone che nel corso degli anni si sono adoperate perché la S. Messa continuasse, quali don Siro Cisilino e diversi soci di Una Voce Venezia: quanto allora essi chiesero e propugnarono oggi, grazie a Benedetto XVI e al patriarca Scola, è realtà.
Cfr. «Una Voce Notiziario», 36-38 ns, 2009-2010, pp. 18-19.