Oggi la festa stazionale è in onore di tutto il Collegio Apostolico. Siccome però l’altare principale del venerando Apostoleion eretto in memoria della vittoria di Narsete, custodisce solo le Reliquie degli Apostoli Giacomo e Filippo, cosi la liturgia romana, identificando a torto, sembra, Filippo, l’evangelista di Cesarea, coll’omonimo Apostolo, prescrive oggi la lettura del racconto del battesimo amministrato dal celebre diacono all’Eunuco della Candace, regina d’Etiopia.
Questa stazione del giovedì di Pasqua in una basilica bizantina, ci riporta ai tempi in cui, imperando in Roma i Bizantini, la liturgia papale subì un forte influsso orientale.
Cfr. A. I. Schuster, Liber Sacramentorum. Note storiche e liturgiche sul Messale Romano – IV. Il Battesimo nello Spirito e nel fuoco (La Sacra Liturgia durante il ciclo Pasquale), Torino-Roma, Marietti, 1930, p. 88.