Il 5 aprile 2017 la Commissione Ecclesia Dei ha emanato il decreto sotto riportato con cui concede a ogni sacerdote di rito latino di poter celebrare il giorno 13 maggio – centenario della prima apparizione della Madonna a Fatima – una Messa votiva dell’Immacolato Cuore della B. Vergine Maria. Il Proprio di questa Messa (Adeamus) è riportato dal Messale Romano antico nel Proprio dei Santi il 22 agosto, giorno ottavo dell’Assunta, in cui il 4 maggio 1944 Pio XII inserì la festa del Cuore Immacolato nel Calendario della Chiesa Universale. La Messa è concessa come votiva di II classe, contemplata al n. 341 delle Rubriche generali del Codice delle rubriche del 1960 (RG), secondo cui può essere celebrata in tutti i giorni liturgici di II, III e IV classe. Si dice il Gloria ma non il Credo (n. 343 lett. a RG), se è in canto si usa il tono solenne (ivi lett. d), non si dice la eventuale orazione imperata (cioè prescritta in aggiunta) dall’Ordinario del luogo e ammette una sola commemorazione (ivi lett. b). A tal proposito va detto che il 13 maggio nel calendario antico occorre la festa di san Roberto Bellarmino, vescovo, confessore e dottore della Chiesa, di III classe. Detta festa si commemora nella Messa votiva, aggiungendo come seconda orazione quella di san Roberto, ma soltanto se la Messa è letta, non se è in canto, cioè solenne o cantata (n. 108 RG). Ciò in quanto si tratta di commemorazione ordinaria, non rientrando nelle commemorazioni privilegiate comprese nell’elenco del seguente n. 109 delle rubriche sulle commemorazioni richiamate dal decreto. Se però, nella chiesa in cui si celebra, la Messa votiva fosse impedita da una festa di I classe particolare (per esempio in una chiesa dedicata a san Roberto Bellarmino), si direbbe la Messa del giorno aggiungendo alla sua orazione quella del Cuore Immacolato sotto unica conclusione (n. 343 lett. c RG). Riteniamo che la stessa cosa si debba fare nelle chiese ove si celebri una sola Messa e vi sia l’obbligo della Messa conventuale, in mancanza di un altro sacerdote che possa soddisfarlo (n. 326 lett. a RG). L’intenzione del decreto appare quella di favorire i fedeli legati alla forma straordinaria del rito romano particolarmente devoti alla Madonna di Fatima, consentendogli di fruire, volendolo, di una Messa in onore del Cuore Immacolato, come noto strettamente connesso con le apparizioni, nel giorno in cui nella forma ordinaria è stata inserita la memoria facoltativa «Beatae Mariae Virginis de Fatima», con Messa comune della Madonna e orazione propria. Ma questo vale al momento solo per il 2017, l’anno del centenario. (fm)
CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI
PONTIFICIA COMMISSIO ECCLESIA DEI
Prot. N. 39/2011L
DECRETUM
Cum nonnulli Christifideles formae extraordinariae Ritus Romani adhaesi Beatam Mariam Virginem de Fatima singulari et ferventi prosequantur devotione, adveniente centenario iubilaeo primae apparitionis eiusdem Virginis de Fatima;
HAEC PONTIFICIA COMMISSIO «ECCLESIA DEI»
Perpensis Rubricis Generalibus Missalis Romani a. D. MCMLXII editi (specialiter n. 341);
Devotionem Christifidelium erga Beatam Mariam Virginem de Fatima fovere volens;
Vigore potestatis ordinariae vicariae qua pollet (cfr. Universae Ecclesiae n. 9);
CONCEDIT ATQUE PERMITTIT
ut die XIII mensis maii a. D. MMXVII, Missa Votiva Immaculati Cordis Beatae Mariae Virginis (ut in die XXII augusti) tamquam Missa Votiva IIae classis (de qua in Rubricis Generalibus nn. 341 necnon 343), a quolibet sacerdote Ritus Latini tum saeculari qual regulari, servatis aliis Rubricis Generalibus ad Missas Votivas IIae classis necnon ad commemorationes pertinentibus, et licite et libere celebrari possit,
Contrariis quibuscumque minime obstantibus.
Datum Romae, ex Aedibus Pontificiae Commissionis, die V mensis aprilis a.D. MMXVII.
Gerardus Card. L. Müller
Praeses
Vido Pozzo
Archiepiscopus Titularis Balneoregensis
A Secretis