Conosciamo già la chiesa Balbiniana sul piccolo Aventino; quella di San Sisto è a poca distanza di là, sulla via Appia, e prima che dal cimitero di Callisto vi fosse trasportato il corpo del martire Sisto II, era conosciuta col nome di titolo di Tigride, che era quello della fondatrice. Vi era annesso un monastero di vergini, che poi Onorio III cedé a san Domenico.
In antico, oggi cominciava lo scrutinio dei catecumeni che volevano essere ammessi al battesimo la vigilia di Pasqua; la messa quindi ha un carattere spiccatamente didascalico, specialmente nelle lezioni.
Cfr. A. I. Schuster, Liber Sacramentorum. Note storiche e liturgiche sul Messale Romano – III. Il Testamento Nuovo nel Sangue del Redentore (La Sacra Liturgia dalla Settuagesima a Pasqua), Torino-Roma, Marietti, 1933, p. 105.