GIOVEDI’ DOPO LA IV DOMENICA DI QUARESIMA Colletta a San Quirico. Stazione a San Martino ai monti.

La chiesa di San Quirico alle falde del Quirinale fu dedicata da papa Vigilio in onore, probabilmente, dei santi diaconi Stefano e Lorenzo; ma più tardi, sotto l’influsso dei Bizantini, cambiò titolo e prese quello dei martiri orientali Quirico e Giulitta, i medesimi che sono venerati particolarmente in un oratorio di Santa Maria Antiqua al Foro Romano. La basilica stazionale è l’antico titolo d’Equizio, eretto ai tempi di papa san Silvestro. In seguito gli sorsero attigui per opera di Simmaco due celebri oratori, di San Martino di Tours e di San Silvestro papa, i primi Confessori ai quali, dopo i Martiri, sia stato attribuito culto liturgico, e questi attrassero presto a sé tutta la devozione del popolo, così che caduto in dimenticanza il fondatore del titolo, questo fu denominato senz’altro dai santi Silvestro e Martino.

Sergio I ne intraprese dei grandiosi restauri, ma non avendoli potuti condurre a termine, perché prevenuto dalla morte, questi furono compiuti sotto Leone IV, che vi annesse altresì un monastero per la divina ufficiatura:

COENOBIVMQVE · SACRVM · STATVIT · MONACHOSQVE · LOCAVIT
QVI · DOMINO · ASSIDVAS · VALEANT · PERSOLVERE · LAVDES

La basilica è ricchissima di corpi d’antichi Martiri, trasportati nel ix secolo dai cimiteri suburbani. Ne fu prete titolare anche il beato Cardinal Tommasi, il quale volle esservi altresì sepolto.

da A. I. Schuster, Liber Sacramentorum. Note storiche e liturgiche sul Messale Romano – III. Il Testamento Nuovo nel Sangue del Redentore (La Sacra Liturgia dalla Settuagesima a Pasqua), Torino-Roma, Marietti, 1933, p. 139.

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