«We implore the Holy See to reconsider any further restriction of access to this magnificent spiritual and cultural heritage» (Imploriamo la Santa Sede di riconsiderare ogni ulteriore restrizione all’accesso a questo magnifico patrimonio spirituale e culturale).
Con queste parole si conclude il nuovo appello in difesa della Messa latina tradizionale pubblicato sul Times di Londra il 3 luglio 2024. Il testo fa espresso e specifico riferimento, ponendosi in piena sintonia e continuità, all’appello rivolto a Paolo VI, pubblicato sullo stesso giornale il 6 luglio 1971, che resta legato al nome di Agatha Christie che lo sottoscrisse.
L’appello del 2024 si dichiara al pari del precedente «eminentemente ecumenico e apolitico» e ne cita e fa propria la fondamentale specifica istanza: «questo rito, nei suoi magnifici testi latini, ha dato vita a una folla di opere infinitamente preziose … di poeti, filosofi, musicisti, architetti, pittori e scultori tra i più grandi, in ogni paese e in ogni epoca. Esso appartiene alla cultura universale».
La liturgia tradizionale è come un edificio sviluppatosi nei secoli, ha un immenso valore culturale ma anche di spiritualità. Distruggerla – prosegue l’appello – sarebbe un inutile atto di insensibilità (cioè di stupidità, ndr), essa è un tesoro che una volta scomparso non sarebbe più possibile ricostruire, andrebbe perduto per sempre.
L’iniziativa è stata promossa dal compositore cattolico scozzese Sir James MacMillan, amico della Latin Mass Society of England & Wales. L’appello uscito sul Times è stato firmato in totale da 48 importanti personalità britanniche provenienti dal mondo della cultura, dell’accademia, della politica e degli affari: tra di loro la attivista per i diritti umani Bianca Jagger, i musicisti Dame Kiri Te Kanawa, Lord Lloyd-Webber e Sir András Schiff, gli storici Tom Holland e A.N. Wilson, Tristram Hunt, direttore del Victoria and Albert Museum, Lord Stirrup, ex capo di stato maggiore della difesa, lo stilista Sir Paul Smith.
Come è dichiarato espressamente, tra i firmatari ci sono cattolici e non cattolici, credenti e non credenti, tutti però convinti che sia da preservare la Messa romana tradizionale.
Cfr. Sir James MacMillan’s petition to save the Traditional Mass, fiuv.org